La primavera 2008 propone una nuova importante iniziativa artistica nel solco dell’undicesima edizione del Premio “Morlotti-Imbersago” 2007. La Mostra personale dedicata alle opere dei giovani artisti Leonardo Magnani (vincitore del Primo premio nella sezione “under 30” del Morlotti 2007), Mattia Montemezzani e Cristiano Tassinari (a cui la giuria ha assegnato un Premio di stima a pari merito) rappresenta il naturale compimento dell’ottimo lavoro svolto con l’edizione dello scorso anno.
La scelta di dare una giusta ribalta espositiva e critica a questi tre giovani talenti ci riempie di entusiasmo e sottolinea la vocazione del Premio Morlotti come iniziativa sempre più al servizio dei giovani, in particolare di quelli che sono alla ricerca di occasioni per presentare al pubblico le loro peculiarità e capacità artistiche.
Giovanni Ghislandi – Sindaco di Imbersago tratto dal testo del catalogo
Questa esposizione organizzata dalla neonata Fondazione Attilio Granata-Franco Braghieri in collaborazione con la Pro Loco di Imbersago, alla Mediateca comunale, accoglie un progetto elaborato direttamente dai tre artisti vincitori che hanno desiderato proporre agli amici del Premio Morlotti e ai cittadini di Imbersago una visione globale del loro sentire l’arte attraverso la mostra “uomonotteanimale” suddivisa in due sezioni: la prima al piano superiore con tre opere monumentali espressione di un racconto a sei mani, la seconda al piano inferiore raccoglie invece trenta opere – dieci per ogni autore – che permettono una lettura esaustiva della loro creatività.
Il catalogo in distribuzione conduce il visitatore alla scoperta di queste due diverse sezioni della mostra.
Giorgio Seveso curatore della mostra e del bellissimo catalogo esprime tra l’altro:
…Sono tre pittori di bel talento assolutamente nuovi (nessuno di loro ha ancora trent’anni) che proprio in questa manciata di mesi, in questo periodo così sorgivo della loro vocazione produttiva, stanno vivendo nel lavoro quel particolare e straordinario momento di entusiasmo e di tormento, di vera e propria messa a fuoco interiore del fare e del sentire che è, per un giovane creativo, il capire se stesso e la propria identità, il porre le mani sul nucleo più vero, più fervido e fruttuoso della propria ispirazione.